[ RECENSIONE ] L' ombra del silenzio di Kate Morton | Sperling

L'OMBRA DEL SILENZIO  di Kate Morton
540 pagine | €11.90 cartaceo

1961. È una splendida giornata d'estate e la famiglia della sedicenne Laurel è in partenza per un picnic sulle rive del fiume che scorre vicino alla sua fattoria, nel Suffolk. Mentre tutti sono indaffarati nei preparativi, la ragazza si rifugia nella casa sull'albero della sua infanzia, e inizia a sognare. Sogna di Billy, il ragazzo che le fa battere il cuore, e di trasferirsi a Londra, dove è sicura che la aspetti un futuro straordinario. Ma prima che il sole tramonti su quel pomeriggio idilliaco Laurel assiste, non vista, a un crimine terribile. Un segreto che custodirà per anni e anni. 2011. Come aveva spesso fantasticato, Laurel è diventata un'attrice famosa e amatissima. Nemmeno il successo, però, ha potuto dissipare le ombre lunghe di quel passato lontano. Ossessionata dagli oscuri ricordi di ciò che accadde cinquant'anni prima, Laurel ritorna alla casa nel Suffolk per ricomporre i frammenti di una storia rimasta sepolta troppo tempo. La storia di un umo e due donne, cominciata per caso nella Londra semidistrutta dalle bombe della Seconda Guerra Mondiale.
Potrei facilmente racchiudere le mie certezze nel palmo di una mano. Quando si parla di libri ho ben chiaro in testa quali siano i miei irrinunciabili e vi possono dire che si contano sulle dita di una mano. Kate Morton è sicuramente una di questi. In poco più di cinquecento pagine, riesce a mettere a confronto due diverse generazioni legate da profondo rispetto ed amore reciproco, costruendo una storia ambiziosa ed emozionante, modellata su personaggi ampiamente caratterizzanti ed inevitabilmente legati da un intrecciato filo conduttore che verrà sciolto solo nell'ultimo parte rivelatrice del romanzo. Un filo che viene tenuto e trattenuto tra le mani di tre donne, protagoniste assolute di questo romanzo, il cui legame verrà rivelato pagina dopo pagina, lasciando al lettore sempre quel piccolo sprazzo di incertezza, confusione e parziale mistero che accresce l'empatia con la stessa scrittrice.
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[ RECENSIONE ] Una stanza piena di gente di Daniel Keyes | Nord

UNA STANZA PIENA DI GENTE  di Daniel Keyes
541 pagine | €19.00 cartaceo
Casa Editrice Nord | Link Affiliato Amazon

Il 27 ottobre 1977, la polizia di Columbus, Ohio, arresta il ventiduenne Billy Milligan con l'accusa di aver rapito, violentato e rapinato tre studentesse universitarie. Billy ha vari precedenti penali e contro di lui ci sono prove schiaccianti. Ma, durante la perizia psichiatrica richiesta dalla difesa, emerge una verità sconcertante: Billy soffre di un gravissimo disturbo dissociativo dell'identità. Nella sua mente «vivono» ben 10 personalità distinte, che interagiscono tra loro, prendono di volta in volta il sopravvento e spingono Billy a comportarsi in maniera imprevedibile. Così, per la prima volta nella storia giudiziaria americana, il tribunale emette una sentenza di non colpevolezza per infermità mentale. Tuttavia Billy rimane un rebus irrisolto fino a quando, durante il ricovero in un istituto specializzato, a poco a poco non affiorano altre 14 identità autonome, tra cui spicca «il Maestro», la sintesi della vita e dei ricordi di tutti i 23 alter ego. E proprio grazie alla sua collaborazione è stato possibile scrivere questo libro.
Una Stanza Piena di Gente è un viaggio impervio e tortuoso dentro la mente umana, abbracciandone luce ed oscurità. Una mente umana non comune, certo. Billy Milligan è l'uomo che ha sconvolto l'opinione pubblica americana degli anni ottanta: accusato di rapimento e stupro a danno di tre studentesse universitarie, viene dichiarato non colpevole per infermità mentale non essendo cosciente al momento dei fatti. Un raggiro? Un'astuta macchinazione o una recita ben costruita per aggirare la macchina della giustizia? Nulla di tutto questo. 
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